Edipo Re 2003
Il dramma
in breve
L’Edipo re è la tragedia capolavoro di Sofocle, tragediografo greco del V secolo a. C. Il dramma appartiene al ciclo tebano, ossia la storia della città di Tebe rielaborata in chiave mitologica. Si narra di come l’esistenza di Edipo, re fascinoso e benvoluto dal suo popolo, sia completamente cambiata nel corso del breve volgere di una sola giornata: egli, infatti, scopre la verità sul suo orrido passato. La vicenda di Edipo si staglia sul terribile scenario della pestilenza scoppiata a Tebe. Il re, risoluto ad estirpare il morbo che tormenta la città, decide di consultare l’oracolo di Apollo, che rivela la causa prima della pestilenza: la morte impunita del re Laio. È necessario trovare il colpevole. Edipo decide così di consultare l’indovino Tiresia, che, dopo aver inizialmente rifiutato
di rispondere alle sue domande, svela al re che proprio lui è l’omicida di Laio. Dapprima adirato, Edipo solo in seguito prende atto di ciò che ha fatto: si è macchiato di un peccato senza eguali, non solo commettendo il parricidio, ma anche unendosi incestuosamente alla madre e generando addirittura dei figli. Infatti, seppur inconsapevolmente, fu proprio lui, da giovane, ad uccidere il re Laio lungo la via per Tebe, verso cui egli si recava. Il destino poi, terribile e imperscrutabile, giocò un altro scherzo allo sventurato, permettendogli di risolvere l’indecifrabile enigma della Sfinge, che tormentava ormai da anni i cittadini di Tebe. Chiunque fosse riuscito a risolvere l'ardua impresa avrebbe sposato la regina Giocasta, rimasta vedova, divenendo così il re della città. A questo punto, presa coscienza di queste rivelazioni, il carismatico Edipo, ormai uomo infesto agli dei, ne rimane sconvolto: reagisce togliendosi la vista, perde il titolo di re e si impone un disperato esilio.