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Antigone 2010
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All’alba della guerra tra Argo e Tebe, la fanciulla Antigone, già segnata dalla tragica vicenda del padre Edipo, vive il proprio dramma personale. La fine del conflitto, infatti, coincide con la morte dei fratelli della giovane, Eteocle e Polinice. Tuttavia, se al primo vengono assegnati i dovuti onori funebri, il corpo del secondo giace insepolto. L’editto di Creonte, sovrano della città tebana, è chiaro: non sarà concessa alcuna sepoltura a Polinice, colpevole di aver marciato contro Tebe. Antigone non può accettare una simile ingiustizia: il suo cuore e la sua natura le dettano di opporsi tenacemente alla crudele imposizione regale, pur sapendo che ciò potrebbe comportarle la morte. Intanto, una sentinella informa Creonte del tentativo di seppellire il corpo del giovane principe, e porta in scena la colpevole, Antigone. Il sovrano tebano, l’antagonista maschile della tragedia, furibondo per l’accaduto, ordina che la donna venga incatenata all’interno di una grotta: tale sentenza inaugurerà una lunga e cruenta serie di conseguenze tragiche. Creonte giustifica la propria sofferta decisione in nome del bene della collettività. Malgrado ciò, saranno i suoi stessi concittadini e familiari a dissentire con il provvedimento. La cinica mente del sovrano vacilla: cosa fare, allora, della fanciulla? Lasciarla libera di mettere a rischio Tebe, o condannarla all’oblio? Alla disapprovazione popolare si aggiungono poi gli infausti presagi divini rivelati dall’indovino Tiresia: Creonte, alla fine, si vede costretto a sciogliere Antigone dalle catene. Ma un destino beffardo rende vana l’ultima decisione del re: giunto, infatti, nella caverna dove la fanciulla è tenuta prigioniera, egli ne constata il suicidio. 

Emone, sconvolto nel profondo dalla morte dell'amata, sceglie di togliersi la vita. Questa azione provoca l’ennesimo dramma, la morte di Euridice, madre del giovane e moglie di Creonte. 

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Il dramma
in breve
Fotogallery
Intervista a
Luana Panico, 

Antonella Di Conza,
Lorenzo Fontana,
Antonello Calabrese,
Elda De Vita, Mariangela Preite e
Michela Famiglietti
Lo spettacolo
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